Spanish guitar

20/07/2018
21,00
Auditorium Folco Portinari Firenze

Nella storia della letteratura chitarristica spagnola del primo Cinquecento il vihuelista A.Mudarra occupa una figura di grande rilievo.Il titolo originale di questa Fantasia, come appare nel Libro di Intavolatura del 1546, propone effetti imitatrici del suono dell'arpa oltre ad esser una composizione di importante rilevanza strumentale per l'epoca che fanno di questa forma compositiva la più originale opera del XVI secolo. Gaspar Sanz , era un compositore , chitarrista ha studiato musica, teologia e filosofia all'Università di Salamanca , dove in seguito è stato nominato professore di musica. Ha scritto tre volumi di opere pedagogiche per la chitarra barocca che costituiscono una parte importante del repertorio di chitarra classica di oggi e hanno informato gli studiosi moderni sulle tecniche della chitarra barocca. Le sue composizioni forniscono alcuni dei più importanti esempi di musica barocca spagnola popolare per chitarra e ora fanno parte della pedagogia della chitarra classica. I manoscritti di Sanz sono scritti come tablature per la chitarra barocca e sono stati trascritti in notazione moderna da numerosi chitarristi ed editori. La composizione Canarios è una delle più famose ed eseguite nel repertorio non solo chitarristico. La figura di F.Tarrega rappresenta un vero pilastro innovativo nella scrittura chitarristica tale da ampliare esponenzialmente le possibilità tecniche e timbriche dello strumento senza rinunciare alla vena poetica e al puro lirismo come nel “Recuerdos de la Alhambra”, uno tra i suoi migliori capolavori. Altra grande perla del repertorio chitarristico tarreghiano è la Malaguena in una versione arrangiata dal Marco Annunziati , e adattata alla rappresentazione danzante. Se la letteratura musicale di I.Albeniz non contiene nessuna opera originale per Chitarra, sicuramente lo spirito di questo strumento è comunque vivo e presente e si può certamente individuare nel “toque jondo” e nel “cante flamenco” le condizioni che hanno dettato la genesi di molte opere pianistiche.In virtù di ciò la trascrizione per Chitarra di alcune opere concepite per la tastiera risulta così quasi spontanea se non, a detta di alcune opinioni autorevoli, addirittura più efficace.Sono questi i casi di “Asturias”, “Cadiz” e “Sevilla”, tratte dalla Suite Spagnola Op.47 per Pianoforte, consacrate alla popolarità dalle celeberrime trascrizioni di A.Segovia e M.Barrueco. La figura di M.Albeniz, compositore della seconda metà del XVIII secolo, se pur poco nota al pubblico dei “non addetti ai lavori”, ci riserva composizioni per Clavicembalo e Fortepiano di un certo rilievo.Tra quelle più conosciute la trascrizione della Sonata in Re, un vero gioiello della forma classica. Con E.Granados, compositore e pianista, lo stile compositivo si arricchisce di venature impressionistiche francesi (M.Ravel e C.Debussy) e della più colta tradizione iberica (Manuel De Falla) unito ai riferimenti poetici di F.Garçia Llorca. Le sue opere hanno incontrato, nella la veste della trascrizione, un risultato estetico del tutto appagante sia per i contenuti stilistici che per la espressione.


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