Concerto con duo pianistico Valerio Vezzani, Alessandro Manetti, nel famosissimo Bolero di  Ravel, Suite dallo Schiaccianoci di Tchaikovshj, e le splendide danze ungheresi di Brahms.
Da non perdere un'ora e più, di bella musica a suon di danza

MAURICE RAVEL (1875-1937)
Bolero (1928).

Il Bolero di Ravel rappresenta uno dei pezzi più celebri dell'intero repertorio sinfonico. Scritto su richiesta di una famosa ballerina e mecenate di origini russe, Ida Rubinstein (1885 - 1960), conobbe ben presto un enorme successo anche come pezzo da concerto indipendentemente da qualsiasi rappresentazione scenica. Nella sua estrema semplicità presenta un unico tema "immerso" in un travolgente crescendo che anima il ritmo 3/4 della danza spagnola settecentesca.

Petr Ilic Cajkovskij

Suite da Lo Schiaccianoci

Una sequenza di danze, tratte dall'Opera Lo schiaccianoci composta inotrno al 1892

1. Ouverture-miniature - Allegro giusto (si bemolle maggiore)
2. Danze caratteristiche
   1. Marcia - Tempo di marcia viva (sol maggiore)
   2. Danza della Fata dei confetti - Andante non troppo (mi minore)
   3. Danza russa [Trépak] - Tempo di trepak. Molto vivace (sol maggiore)
   4. Danza araba - Allegro (sol minore)
   5. Danza cinese - Allegro moderato (si bemolle maggiore)
   6. Danza dei mirlitons - (re maggiore)
3. Valzer dei fiori - Tempo di valse (re maggiore)

Danze ungheresi per pianoforte a quattro mani sono state scritte da Johannes Brahms agli inizi della sua carriera musicale (1852).

• La danza n. 1 ha origine nella Isteni czàrdas di Sárközy
• La danza n. 3 riprende la canzone nuziale Tolnai Lakadalmas di Rizner
• La danza n. 4 si ispira alla melodia Kalocsay Emlék'
• La danza n. 5 si ispira alla melodia Bartfai Emlék (Ricordo di Bartfai) di Kéler Béla
• La danza n. 6 trae motivo da Rózsa Bokor di Adolph Nittinger
• La danza n. 8 si ispira a Luiza Czárdá di J. Franck